Il progetto è caratterizzato da una serie di interventi su tutta la struttura urbana dell' Eur:

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• la costruzione del sottovia della C.Colombo per attraversare da parte a parte senza interferire con il sistema della circolazione di superficie, se non  nei punti fisicamente attrezzati allo scambio e all'accesso;

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• la creazione di ampi parcheggi, di sistemi pedonali meccanizzati e non, dipanati su un itinerario steso dalla zona del Laghetto (metro B) fino al sistema del verde delle Tre Fontane;

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• la presenza di tappe intermedie, quali il centro municipale, i musei, l'auditorium, le attività commerciali, i servizi privati, l'università, il nodo scambiatore.

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Il viale C.Colombo diventa la promenade sulla quale si innesta tutto il sistema dei servizi e dei luoghi del centro cittadino, riqualificando con gli spazi e i percorsi pedonali, tessuto connettivo dell'intero sistema, gli aspetti funzionali e formali di v.le Europa, v.le della Civiltà Romana e v.le della Civiltà del Lavoro.

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In questo contesto il nodo scambiatore si denuncia come luogo dove si esprimono le tensioni determinate dalle molteplici esigenze di spostamento del cittadino e si caratterizza per la presenza di due diverse tipologie di parcheggio:

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una "estroversa" intesa come "lama meccanizzata" a sala urbana in continua mutazione per il rapido avvicendarsi delle automobili al suo interno;

 

l'altra , originariamente "underground", finalmente squarciata per rendere comprensibile la molteplicità delle dotazioni funzionali-formali e dei collegamenti con i vettori pedonale, carrabile e "metro" dell'asse C.Colombo.

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La sua architettura è quindi espressione del vivere dinamico della città, esaltazione della tecnologia e dell'organizzazione mediata attraverso la ricerca della qualità dello spazio urbano, reale territorio di vita dell'uomo.